Farmaceutico: il traino dell’industria italiana

Dall’assemblea di Farmindustria a Roma arriva un quadro confortante di quella che è un’industria di rilievo non solo nazionale ma anche internazionale. Infatti si tratta di un comparto che non ha conosciuto crisi nell’ultimo decennio. Un’eccellenza Secondo Farmindustria, tra il 2021 e il 2023, l’Italia ha raggiunto il primo posto a livello mondiale per l’incremento delle esportazioni farmaceutiche, toccando i 49 miliardi di euro nel 2023. Questo risultato evidenzia l’importanza strategica del settore, che ha visto una crescita significativa anche in termini di produzione totale, attestandosi a 52 miliardi di euro. Innovazione e investimenti L’industria farmaceutica in Italia è caratterizzata da alti livelli di innovazione e investimenti significativi in ricerca e sviluppo (R&S). Con un investimento di 2 miliardi di euro in R&S, il settore dimostra un impegno costante nella ricerca di soluzioni terapeutiche avanzate e nella personalizzazione delle cure. Questo è testimoniato anche dall’aumento del 35% nelle domande di brevetto negli ultimi cinque anni, superando la media europea del 23%. Sfide e prospettive future Nonostante i successi, l’industria farmaceutica italiana deve affrontare diverse sfide, sia a livello nazionale che europeo. La competizione globale richiede politiche rapide ed efficaci per mantenere la competitività e attrarre investimenti. Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, ha sottolineato l’importanza di una governance moderna e di un sistema regolatorio che supporti l’innovazione e riduca i tempi di accesso ai nuovi farmaci.