Mondo: si attende il taglio dei tassi

Il 2024 è senz’altro segnato da un progressivo ritorno alla normalità per quanto riguarda i tassi d’intersesse. Le varie banche centrali stanno tagliando e, probabilmente, continueranno a tagliarli nel 2025. Vediamo meglio la situazione non solo nel continente europeo. Cosa succede in Europa La Banca Centrale Europea (BCE) ha recentemente adottato una politica di riduzione dei tassi di interesse. Solo nell’ultimo trimestre, il tasso sui depositi è stato ridotto di 25 punti base, portandolo al 3%. Questo rappresenta un cambio significativo nella strategia monetaria, volto a contrastare il rallentamento economico e a garantire una maggiore stabilità dei prezzi. Christine Lagarde, presidente della BCE, ha sottolineato che l’obiettivo principale è quello di bilanciare crescita e inflazione, preparandosi a ulteriori manovre qualora la situazione lo richieda. USA e resto del mondo Dall’altra parte dell’Atlantico, la Federal Reserve ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli in una fascia compresa tra il 4,25% e il 4,50%. Questa decisione riflette le sfide economiche poste da un rallentamento globale, sebbene gli Stati Uniti continuino a mostrare una certa resilienza economica. Nel contesto asiatico, la Banca Popolare Cinese (PBoC) ha adottato misure simili, abbassando il tasso di prestito a un anno al 2%. Questi interventi mirano a sostenere la crescita, in un momento in cui la domanda interna risulta debole. Anche altre economie emergenti, come l’Indonesia e le Filippine, hanno seguito l’esempio, cercando di stimolare l’attività economica locale. Il futuro Le prospettive future dipendono fortemente dall’evoluzione delle condizioni economiche globali. La BCE ha già indicato che ulteriori tagli potrebbero essere presi in considerazione, qualora l’inflazione si mantenesse sotto controllo e la crescita continuasse a rallentare. Allo stesso modo, la Federal Reserve ha dichiarato che monitorerà attentamente i dati macroeconomici prima di prendere ulteriori decisioni. In Asia, la Banca del Giappone ha mantenuto invariati i tassi, ma ha segnalato la possibilità di una futura riduzione per contrastare le pressioni deflazionistiche. L’Australia, invece, potrebbe seguire una traiettoria simile nel prossimo semestre. Influenze sull’economia La riduzione dei tassi d’interesse ha implicazioni significative per le economie globali. In primo luogo, queste politiche rendono più conveniente il credito per imprese e consumatori, stimolando investimenti e consumi. Tuttavia, c’è anche il rischio che un eccessivo allentamento monetario possa creare bolle speculative nei mercati finanziari. Per i mercati emergenti, la riduzione dei tassi nei paesi sviluppati potrebbe tradursi in un maggiore afflusso di capitali, favorendo la crescita locale. Tuttavia, queste economie devono anche affrontare sfide legate all’aumento del debito denominato in dollari e alle fluttuazioni valutarie.