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2025: nuove regole per startup innovative

Il 2025 porta con sé importanti cambiamenti per le startup e le PMI innovative in Italia, grazie all’entrata in vigore della Legge 16 dicembre 2024 n. 193, nota come Legge Annuale per il Mercato e la Concorrenza. Questa normativa introduce modifiche significative alla definizione, ai requisiti e al periodo di permanenza nel registro speciale delle startup innovative.

Nuova definizione di startup innovativa

La legge ridefinisce il concetto di startup innovativa, specificando che deve trattarsi di una micro, piccola o media impresa, secondo la raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea. Inoltre, viene esclusa la possibilità di qualificarsi come startup innovativa per le aziende che svolgono prevalentemente attività di agenzia o consulenza. Questa restrizione mira a garantire che solo le imprese con un reale contenuto innovativo possano beneficiare delle agevolazioni previste.

Caratteristiche essenziali:

  • rientrare nella categoria delle micro, piccole o medie imprese (MPMI) come stabilito dalla raccomandazione 2003/361/CE, con un fatturato annuo che non superi i 50 milioni di euro o un bilancio totale massimo di 43 milioni di euro (sono escluse le startup controllate da grandi aziende);
  • operare principalmente nello sviluppo, nella produzione e nella vendita di prodotti o servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico;
  • evitare di focalizzarsi su attività consulenziali, escludendo startup che agiscono principalmente come agenzie o che offrono consulenze professionali;
  • destinare almeno il 15% delle entrate o dei costi operativi annui a iniziative di ricerca e sviluppo innovative;
  • garantire una rilevante componente tecnologica attraverso l’uso di brevetti, software proprietari o un team di esperti altamente qualificati.

Periodo di permanenza nel Registro Speciale

Una delle modifiche più rilevanti riguarda la durata della permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative. Il nuovo sistema prevede un meccanismo articolato in periodi di 3+2+2 anni, con requisiti aggiuntivi da soddisfare per poter estendere la permanenza oltre il terzo anno. Le startup già iscritte al 18 dicembre 2024 dovranno adeguarsi a questi nuovi requisiti entro termini specifici, variabili in base alla loro anzianità di iscrizione.

Implicazioni per le startup e gli investitori

Queste novità normative hanno suscitato dibattiti tra gli addetti ai lavori. Da un lato, l’introduzione di criteri più stringenti potrebbe ridurre il numero di imprese qualificate come startup innovative, con l’obiettivo di concentrare le agevolazioni su realtà con un effettivo potenziale di crescita e innovazione. Dall’altro, c’è il timore che tali restrizioni possano limitare l’attrattività del sistema italiano per gli investitori e ostacolare lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali. Solo il tempo potrà darci una risposta.

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