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Assunzioni agevolate per giovani e donne: ecco cosa cambia con il nuovo decreto

Con l’introduzione del Decreto Coesione (DL 60/2024), le imprese private possono ora beneficiare di nuovi incentivi contributivi legati alle assunzioni di giovani under 35 e donne disoccupate. Le misure prevedono l’esonero totale dei contributi previdenziali fino a un tetto mensile, con condizioni e requisiti variabili a seconda del tipo di assunzione e della localizzazione dell’azienda. Bonus assunzioni per giovani under 35 L’incentivo si rivolge ai datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato (o stabilizzano rapporti a termine) giovani che non abbiano ancora compiuto 35 anni e che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato in precedenza. Il beneficio è valido per le assunzioni effettuate entro il 31 dicembre 2025. L’esonero può arrivare a 500 euro mensili per ogni giovane assunto, ma sale fino a 650 euro per le aziende localizzate nella Zona Economica Speciale (ZES) del Mezzogiorno – che comprende regioni come Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e altre aree svantaggiate del Sud. Va prestata attenzione a due condizioni imprescindibili: Agevolazioni per l’assunzione di donne disoccupate Un’analoga misura di incentivo riguarda le lavoratrici, ma con un’impostazione più articolata. Il contributo massimo è pari a 650 euro mensili e può durare fino a 24 mesi, ma la durata effettiva dipende dal profilo della lavoratrice e dal contesto dell’assunzione. Il datore di lavoro ha diritto al beneficio solo se l’assunzione comporta un aumento effettivo della forza lavoro aziendale (incremento occupazionale netto). Inoltre, la lavoratrice deve trovarsi in una condizione di disoccupazione da almeno 24 mesi, o da almeno 6 mesi se residente in ZES. Un’eccezione riguarda le professioni e i settori con forte squilibrio di genere, per cui l’esonero si applica anche con un’anzianità di disoccupazione inferiore e ha una durata massima di 12 mesi. Come per il bonus giovani, non sono ammessi al beneficio i rapporti di lavoro domestico, le imprese in stato di difficoltà o quelle che non hanno restituito precedenti aiuti pubblici. Incentivi sì, ma non cumulabili Entrambe le misure sono compatibili con la maxi-deduzione del 120% introdotta dalla riforma fiscale per le nuove assunzioni, ma non possono essere cumulate con altri sgravi contributivi o bonus analoghi. Le domande vanno presentate esclusivamente attraverso il portale dell’INPS. La corretta tempistica è fondamentale: nessuna assunzione può essere formalizzata prima dell’approvazione della richiesta, e ogni rapporto va attivato entro dieci giorni dall’ok dell’Istituto.

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