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Manus AI: una nuova via?

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha compiuto progressi significativi, integrandosi in vari settori e rivoluzionando processi aziendali e operativi. Assistenti virtuali, chatbot e sistemi di automazione sono diventati strumenti essenziali per le imprese che cercano efficienza e innovazione. Tuttavia, la maggior parte di queste soluzioni richiede ancora un’interazione umana costante, limitando il loro potenziale di autonomia. Manus AI: un nuovo passo verso l’autonomia In questo contesto, emerge Manus AI, un agente autonomo sviluppato dalla startup cinese Monica, lanciato ufficialmente il 6 marzo 2025. Manus AI si distingue per la capacità di eseguire compiti complessi senza la necessità di prompt umani continui, operando in modo asincrono nel cloud. Questo significa che può gestire attività come l’analisi di dati, la scrittura di rapporti e la generazione di contenuti in completa autonomia, migliorando significativamente l’efficienza operativa delle aziende. Una delle caratteristiche distintive di Manus AI è la sua architettura multi-agente, che gli consente di suddividere compiti complessi in sottocompiti gestiti da agenti specializzati. Ad esempio, nella selezione del personale, Manus può analizzare autonomamente un gran numero di curriculum, valutando competenze e esperienze pertinenti, e fornire una classifica dettagliata dei candidati ideali. Inoltre, la sua integrazione con strumenti come browser web e editor di codice gli permette di recuperare informazioni in tempo reale e automatizzare flussi di lavoro complessi. Può Manus AI superare DeepSeek? L’arrivo di Manus AI solleva la questione se possa competere con soluzioni già affermate come DeepSeek, un’altra IA cinese nota per i suoi bassi costi di inferenza e l’efficienza nei processi. DeepSeek ha rapidamente integrato la sua tecnologia in vari settori in Cina, diventando motivo di orgoglio nazionale. Tuttavia, mentre DeepSeek si concentra sull’efficienza e sui costi, Manus punta sull’autonomia completa e sulla capacità di gestire compiti senza supervisione umana, offrendo un valore aggiunto alle imprese che cercano soluzioni completamente automatizzate. Dubbi e criticità Nonostante le promesse, emergono dubbi sull’affidabilità e sull’accuratezza di Manus AI. Test preliminari hanno evidenziato alcune carenze, come l’utilizzo di dati simulati e la generazione di contenuti non originali, sollevando interrogativi sulla sua prontezza per un uso indipendente. Inoltre, l’adozione di tali tecnologie solleva questioni etiche e operative, come la necessità di supervisione umana in processi decisionali critici e le implicazioni sulla forza lavoro esistente.

Incentivi 2025 automotive

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha ufficialmente definito i termini e le modalità di accesso agli incentivi destinati al rafforzamento delle catene di approvvigionamento strategiche nazionali. Attraverso un recente provvedimento direttoriale, il Ministero ha stabilito l’apertura dello sportello agevolativo per la presentazione delle domande relative ai Contratti di sviluppo. Le filiere coinvolte e gli obiettivi dell’intervento L’iniziativa mira a potenziare la competitività e la resilienza delle filiere produttive strategiche, con particolare attenzione al settore automotive. Le aree individuate come prioritarie comprendono: Modalità e tempistiche di presentazione delle domande Le imprese interessate potranno presentare le proprie domande a partire dalle ore 12:00 dell’8 aprile fino alle ore 12:00 del 10 giugno 2025, esclusivamente tramite lo sportello online di Invitalia, ente gestore della misura per conto del MIMIT. È importante sottolineare che lo sportello accoglierà anche le istanze di Contratti di sviluppo già presentate in precedenza e il cui iter risulti attualmente sospeso per insufficienza di risorse finanziarie. La dotazione finanziaria e le agevolazioni previste Per l’attuazione dell’intervento sono stati stanziati complessivamente 500 milioni di euro. Una quota significativa di questi fondi, pari ad almeno il 40%, è riservata al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le agevolazioni saranno concesse attraverso diverse forme di supporto: Tutte le agevolazioni saranno erogate nel rispetto delle intensità massime di aiuto previste nei Titoli II, III e IV del decreto ministeriale del 9 dicembre 2014. Il contesto normativo dell’iniziativa Il provvedimento si inserisce nel quadro del decreto firmato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Senatore Adolfo Urso, il 6 novembre 2024, intitolato “Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche”. Tale decreto è stato successivamente modificato il 23 gennaio 2025 con l’introduzione di una riserva specifica di risorse destinata ai programmi di sviluppo relativi alla filiera strategica “design, moda e arredo”, finanziata con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questa iniziativa rappresenta un’opportunità significativa per il rafforzamento del sistema produttivo italiano, promuovendo innovazione e competitività in settori chiave dell’economia nazionale.

Italia e occupazione femminile: i dati 2024

L’analisi delle tendenze occupazionali femminili in Italia rivela un quadro di graduale miglioramento, sebbene permangano significative criticità strutturali. I recenti dati elaborati dall’Istituto Nazionale di Statistica evidenziano un incremento dell’occupazione femminile superiore a quello maschile, con un tasso di crescita del 2,3% rispetto all’1,4% registrato per la componente maschile della forza lavoro. Incremento nelle posizioni qualificate Particolarmente rilevante risulta l’avanzamento delle donne nelle posizioni di responsabilità e nei ruoli professionali a elevata specializzazione. Le figure dirigenziali femminili e le professioniste con qualifica di quadro hanno registrato un significativo incremento del 31%. Parallelamente, si osserva una crescita del 6,5% nelle professioni intellettuali e del 6,8% nelle professioni tecniche. In termini assoluti, l’incremento netto dell’occupazione femminile ammonta a 227.000 unità su un totale di 413.000 nuovi posti di lavoro creati. Un’analisi demografica evidenzia come la fascia d’età 55-64 anni abbia contribuito in modo sostanziale a questa crescita, ma anche le giovani professioniste tra i 25 e i 34 anni hanno visto migliorare la propria posizione nel mercato del lavoro, con un tasso di occupazione passato dal 54,3% al 60,8%. Dinamiche territoriali: il recupero del Mezzogiorno La distribuzione geografica dell’incremento occupazionale femminile presenta caratteristiche di particolare interesse. Le regioni meridionali hanno registrato un tasso di crescita del 6,4% nel quinquennio 2019-2024, corrispondente a 146.000 nuove occupate. Questo dato risulta significativamente superiore rispetto alle performance del Centro (3,1%) e del Nord (3,2%). Nell’ultimo anno di rilevazione (2023-2024), il divario è divenuto ancora più marcato, con un incremento del 3,9% nel Mezzogiorno contro il 3,1% del Centro e l’1,3% del Nord. Ciononostante, la partecipazione femminile al mercato del lavoro nelle regioni meridionali permane su livelli complessivamente inferiori, con un tasso di attività del 41,8% (in aumento rispetto al precedente 40,9%). Sfide ancora aperte Nonostante i segnali positivi, l’Italia continua a posizionarsi all’ultimo posto tra i paesi europei per tasso di occupazione femminile. Come sottolinea il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, persistono numerose criticità strutturali che ostacolano la piena integrazione delle donne nel mercato del lavoro. Tra queste figurano l’elevata incidenza del part-time involontario, le persistenti disparità retributive e le difficoltà di conciliazione tra vita professionale e familiare. La trasformazione di questa tendenza positiva in un cambiamento strutturale richiederà un rafforzamento delle politiche attive per l’occupazione femminile, un maggiore accesso delle donne alle professioni qualificate e una riduzione delle disparità territoriali. La capacità del sistema economico italiano di valorizzare appieno il contributo professionale femminile e di garantire effettive pari opportunità rappresenta un fattore determinante per lo sviluppo futuro del mercato del lavoro nazionale, nell’ottica di una partecipazione più equilibrata, inclusiva ed efficiente.

Italia approva legge delega per il nucleare di nuova generazione

Il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, un disegno di legge delega che disciplina lo sviluppo dell’energia nucleare sostenibile nel paese. Questo provvedimento rappresenta un significativo passo avanti verso l’adozione del nucleare di nuova generazione in Italia. La legge delega conferisce al Governo il potere di emanare decreti legislativi entro 12 mesi dall’entrata in vigore, stabilendo i principi e i criteri direttivi da seguire per regolamentare organicamente l’intero ciclo di vita dell’energia nucleare di ultima generazione. Obiettivi e ambito del provvedimento Il provvedimento mira a integrare questa innovativa fonte energetica – descritta come “green”, programmabile e continua – nel mix energetico nazionale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica delineati nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). “Con il nucleare di nuova generazione, insieme alle fonti rinnovabili, possiamo centrare i nostri target ambientali e garantire la sicurezza energetica del Paese”, ha dichiarato il ministro Pichetto, sottolineando come questa nuova strategia si discosti dalle precedenti esperienze italiane nel settore, adottando tecnologie innovative sia per la fissione sia per la fusione. Elementi chiave della legge delega Il Programma nazionale che verrà redatto disciplinerà: Secondo le previsioni, i primi reattori avanzati potrebbero entrare in funzione intorno al 2030. Formazione e benefici territoriali Il piano prevede inoltre iniziative per la formazione di tecnici specializzati e nuove figure professionali nel settore, oltre a misure a favore dei territori che ospiteranno le nuove infrastrutture energetiche. “Così l’Italia è pronta ad affrontare le sfide del futuro”, ha concluso il ministro Pichetto, evidenziando come il nuovo nucleare dovrà assicurare energia sufficiente a prezzi accessibili, contenendo i costi energetici e rafforzando la competitività del sistema nazionale.

Nasce IRIguest: accoglienza semplice

Ogni giorno, molte aziende si trovano a gestire un flusso costante di visitatori: fornitori, clienti, consulenti e collaboratori esterni. Coordinare tutto questo può diventare un processo lungo, dispersivo e poco pratico. È proprio per rispondere a questa esigenza che Iride Progetti presenta IRIGuest, il nuovo sistema digitale che trasforma l’accoglienza aziendale in un’operazione veloce ed efficace. IRIGuest: semplice, veloce, gratuito IRIGuest è un’applicazione che consente alle aziende di gestire le registrazioni dei visitatori in pochi, semplici passaggi. Grazie alla sua interfaccia intuitiva e alle procedure snelle, le aziende potranno dire addio ai moduli cartacei e alle lunghe attese alla reception. Con IRIGuest, l’ospite si registra al momento dell’arrivo compilando un form digitale su tabled aziendale. In pochi istanti i suoi dati sono archiviati in sicurezza e i responsabili aziendali vengono subito notificati. Perché scegliere IRIGuest? Un’accoglienza moderna e professionale Con IRIGuest, l’immagine aziendale migliora notevolmente: un sistema di check-in digitale non solo comunica efficienza e innovazione, ma permette anche di risparmiare risorse. Scopri di più su IRIGuest Gestire gli accessi alla tua azienda è un parte essenziale e questa è la soluzione. Visita il sito iriday.it per scoprire tutti i dettagli e iniziare subito a utilizzare IRIGuest. Semplifica l’accoglienza, aumenta l’ospitalità.

Atlas: robotica in fabbrica

Boston Dynamics ha recentemente presentato una nuova versione del suo robot umanoide, Atlas, segnando un significativo passo avanti nell’automazione industriale. Questo robot completamente elettrico è stato progettato per operare in ambienti di lavoro reali, affrontando alcune delle sfide più complesse del settore. Un Robot adattabile alle esigenze delle fabbriche Durante una dimostrazione, Atlas ha operato autonomamente in un ambiente di fabbrica simulato, eseguendo compiti come lo spostamento di coperture del motore tra contenitori e carrelli di sequenziamento. Grazie a sensori avanzati e modelli di apprendimento automatico, il robot è stato in grado di identificare la posizione dei componenti e di manipolarli con precisione. Capacità di adattamento e reazione agli imprevisti Atlas si distingue per la sua capacità di adattarsi in tempo reale a situazioni impreviste. Se incontra resistenza durante l’inserimento di un componente, è in grado di ricalibrare la sua azione per completare il compito con successo. Questa caratteristica lo rende unico rispetto ad altri robot umanoidi, come il modello Optimus di Tesla, che richiede ancora un controllo remoto umano. Il Passaggio a un sistema elettrico Uno degli sviluppi più rilevanti è la transizione di Atlas da un sistema idraulico a uno completamente elettrico. Questo miglioramento ha ampliato la sua gamma di movimenti, aumentandone l’efficienza e la versatilità, rendendolo ideale per l’impiego in ambienti industriali reali. Un nuovo orizzonte per l’industria Boston Dynamics mira a sviluppare robot in grado di eseguire compiti complessi con un intervento umano minimo. Con Atlas, l’azienda sta spingendo i confini della robotica, avvicinandosi a un futuro in cui gli umanoidi collaboreranno con i lavoratori nei settori manifatturiero e logistico, migliorando la produttività e la sicurezza.

I migliori tool AI per la produttività

L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo del lavoro, offrendo strumenti innovativi che aiutano professionisti e aziende a ottimizzare i flussi di lavoro, automatizzare compiti ripetitivi e migliorare la gestione del tempo. In questo articolo, esploreremo alcuni dei migliori tool IA suddivisi per categorie di utilizzo. 1. Automazione del flusso di lavoro Zapier Zapier è uno strumento che permette di collegare diverse applicazioni tra loro per automatizzare processi senza necessità di codice. Con i “Zaps”, gli utenti possono creare flussi di lavoro automatizzati, riducendo il tempo speso in operazioni manuali. Ad esempio, puoi configurare un Zap per trasferire automaticamente i dati da un modulo Google Forms a un foglio di calcolo Google Sheets. 2. Scrittura e creazione di contenuti ChatGPT (OpenAI) ChatGPT di OpenAI è un assistente virtuale basato su intelligenza artificiale capace di generare testi, rispondere a domande, scrivere articoli e persino creare codice. Questo strumento è utile per copywriter, marketer e studenti che necessitano di supporto nella creazione di contenuti. Copy.ai Copy.ai utilizza l’IA per generare testi pubblicitari, post per social media e contenuti di marketing. Basta inserire alcune parole chiave e il tool fornirà diverse opzioni di testo ottimizzate per il tuo pubblico di riferimento. 3. Gestione del tempo e produttività personale Clockwise Clockwise è un’applicazione che utilizza l’IA per ottimizzare il tuo calendario, organizzando in modo intelligente riunioni e attività per ridurre le interruzioni e massimizzare la concentrazione. RescueTime RescueTime analizza come trascorri il tuo tempo sul computer e sui dispositivi mobili, fornendo report dettagliati su produttività e distrazioni. Grazie all’IA, offre suggerimenti su come migliorare la gestione del tempo. 4. Gestione delle riunioni e trascrizione automatica Notta Notta è uno strumento avanzato per la trascrizione automatica delle riunioni. Grazie all’IA, converte le conversazioni in testo in tempo reale e consente di cercare rapidamente informazioni chiave all’interno delle registrazioni. Otter.ai Otter.ai aiuta i professionisti a registrare, trascrivere e analizzare riunioni in tempo reale, migliorando la collaborazione e la documentazione. 5. Strumenti per il miglioramento della concentrazione Brain.fm Brain.fm utilizza l’intelligenza artificiale per creare suoni e musica progettati per migliorare la concentrazione, il rilassamento o il sonno. Krisp Krisp è un’app di riduzione del rumore basata su IA che migliora la qualità delle chiamate eliminando i rumori di fondo.

UE pronta a investire nell’AI

Ecco una riscrittura dell’articolo con parole diverse, mantenendo il contenuto informativo ma modificando la formulazione: L’Europa lancia un’iniziativa massiccia per competere nella corsa globale all’intelligenza artificiale La leadership dell’Unione Europea ha recentemente svelato un ambizioso programma finanziario dedicato alla creazione di centri di elaborazione per l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di consentire alle imprese europee di sviluppare sistemi avanzati. Questa mossa rappresenta la contromisura europea al progetto americano Stargate, nell’ambito del quale l’amministrazione Trump ha promesso stanziamenti per mezzo trilione di dollari entro il 2028. Durante l’Ai Action Summit tenutosi a Parigi l’11 febbraio, Ursula von der Leyen, alla guida della Commissione europea, ha dichiarato che l’Europa indirizzerà risorse economiche per 200 miliardi di euro verso il settore dell’intelligenza artificiale. Di questa somma considerevole, un decimo (20 miliardi) sarà allocato specificatamente alla realizzazione di centri tecnologici avanzati per l’AI – strutture di dimensioni imponenti dedicate allo sviluppo su scala industriale di tecnologie innovative – che, secondo le valutazioni di Bruxelles, rappresentano elementi imprescindibili per facilitare processi di “sviluppo collaborativo” di architetture computazionali sofisticate. Anche Parigi si muove con determinazione L’iniziativa europea segue temporalmente l’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron, che nella giornata di domenica ha presentato un programma di finanziamenti quantificato in 109 miliardi di euro destinati a progetti di intelligenza artificiale sul territorio francese per il prossimo futuro. Macron ha specificato che questa allocazione di risorse costituisce “per la Francia l’equivalente dell’iniziativa statunitense Stargate”, il programma da 500 miliardi di dollari assegnato a OpenAI, che beneficerà di consistenti sovvenzioni dal governo americano. Nel mese precedente, Donald Trump, recentemente insediatosi alla Casa Bianca, ha reso pubblico un accordo collaborativo con Stargate, OpenAI, Oracle e SoftBank finalizzato all’investimento di cifre senza precedenti nelle infrastrutture di intelligenza artificiale statunitensi. Il consorzio creerà un’entità aziendale indipendente, impiegando inizialmente 100 miliardi di dollari con aumenti progressivi nel corso del quadriennio presidenziale, fino a raggiungere l’impressionante traguardo di 500 miliardi. La strategia europea per i centri di elaborazione avanzata La presidente von der Leyen ha espresso la volontà che “l’intelligenza artificiale diventi un motore di sviluppo economico e miglioramento della qualità della vita per i cittadini”. “Stiamo perseguendo questo obiettivo secondo una metodologia tipicamente europea, fondata su principi di trasparenza, sinergia e valorizzazione delle competenze. Tuttavia, dobbiamo intensificare i nostri sforzi. Per questo motivo, in collaborazione con i paesi membri e i nostri partner, attiveremo finanziamenti senza precedenti attraverso l’iniziativa InvestAI, destinata ai centri di elaborazione per l’intelligenza artificiale”, ha precisato. Lo scorso dicembre la Commissione ha illustrato il progetto per le prime sette strutture dedicate all’AI e a breve renderà noti i piani per ulteriori cinque. Questi centri tecnologici saranno equipaggiati con circa 100mila processori di ultima generazione, una quantità quattro volte superiore rispetto a quelli attualmente in fase di implementazione nel resto del continente europeo. L’intento principale è consentire alle realtà imprenditoriali, incluse quelle di dimensioni ridotte, di accedere a capacità computazionali elevate e scalabili, per la creazione di sistemi innovativi. Nell’anno passato, Mistral, azienda francese specializzata nello sviluppo di intelligenza artificiale, ha allertato le istituzioni europee sul prevedibile incremento nella richiesta di supercomputer necessari per l’addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale. Le fonti di finanziamento per i centri tecnologici avanzati Secondo quanto comunicato dall’organo esecutivo europeo, i centri di elaborazione finanziati tramite InvestAI aspirano a costituire la più importante collaborazione tra settore pubblico e privato a livello mondiale per lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale. I capitali iniziali della Commissione per InvestAI deriveranno dai programmi di finanziamento europei esistenti che includono componenti digitali, quali Europa Digitale, Horizon Europe e InvestEU. Anche le nazioni membri avranno la possibilità di contribuire economicamente a queste iniziative, attingendo ai fondi di coesione già disponibili. Il modello di finanziamento misto pubblico-privato per questi centri tecnologici rappresenterà un importante test per le tecnologie strategiche incluse nella visione “EU Competitive Compass”, il piano strategico di Bruxelles finalizzato alla promozione della crescita economica.

Nuovi incentivi rinnovabili per il Mezzogiorno

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha ufficialmente adottato il Decreto n. 341 dell’8 ottobre 2024, un provvedimento chiave per incentivare gli investimenti nelle energie rinnovabili. Il decreto rientra nell’ambito del Programma nazionale ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale, supportato dalle politiche di coesione 2021-2027. Un impulso per le imprese e la transizione energetica L’obiettivo principale del decreto è quello di favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili e potenziare la rete elettrica nazionale per accogliere quote crescenti di energia pulita. Con una dotazione finanziaria complessiva di 1.062 milioni di euro, gli investimenti si concentreranno nelle regioni del Mezzogiorno: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. In particolare, oltre 200 milioni di euro saranno destinati a progetti realizzati in Comuni con più di 5.000 abitanti. Gli incentivi riguarderanno imprese di tutte le dimensioni che operano in aree industriali, produttive e artigianali, con un focus specifico sull’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. I progetti ammissibili Le risorse saranno utilizzate per finanziare interventi quali: Prossimi passi: attesi gli avvisi pubblici Dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, il prossimo passo sarà la pubblicazione degli avvisi pubblici che definiranno i criteri di selezione e le modalità di accesso ai finanziamenti. Le imprese interessate potranno quindi presentare le loro candidature per accedere agli incentivi. Questo nuovo pacchetto di finanziamenti rappresenta un’opportunità strategica per le imprese del Sud Italia, contribuendo sia alla crescita economica che alla transizione energetica del Paese. L’adozione delle energie rinnovabili, infatti, non solo riduce l’impatto ambientale, ma favorisce anche una maggiore autonomia energetica e una riduzione dei costi per le aziende coinvolte. Resta ora da attendere l’apertura ufficiale della procedura di selezione per dare il via agli investimenti, che potrebbero segnare un punto di svolta per la competitività e la sostenibilità del settore industriale italiano.

AIKO: l’Intelligenza Artificiale al Servizio delle Missioni Spaziali

Fondata nel 2017 a Torino da Lorenzo Feruglio, AIKO è una startup deep-tech specializzata nello sviluppo di software basati sull’intelligenza artificiale per l’automazione delle missioni spaziali. La sua missione è rivoluzionare il settore aerospaziale riducendo la dipendenza dagli operatori a terra e aumentando l’autonomia dei satelliti. AIKO si è rapidamente affermata come una delle realtà più innovative in Europa, ottenendo il riconoscimento dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e collaborando con diversi enti e aziende del settore. Le soluzioni AIKO per l’automazione spaziale AIKO sviluppa software avanzati per migliorare l’efficienza operativa delle missioni spaziali. Tra le sue principali soluzioni troviamo: Queste tecnologie consentono di ridurre il tempo di risposta alle situazioni critiche, abbattere i costi operativi e aumentare l’efficacia delle missioni. Investimenti e crescita nel mercato spaziale AIKO ha raccolto finora oltre 7 milioni di euro in finanziamenti. Nel 2024 ha chiuso un round di Serie A da 3,5 milioni di euro guidato da Deep Blue Ventures e Primo Ventures. A febbraio 2025, il Club degli Investitori ha contribuito con ulteriori 520.000 euro per supportare l’espansione dell’azienda in Europa e negli Stati Uniti. Il settore spaziale commerciale è in forte crescita: si stima che il mercato globale dei satelliti raggiungerà un valore di $507 miliardi entro il 2030, con un tasso di crescita annuo del 7,1% (fonte: Euroconsult). In questo contesto, le soluzioni AIKO si posizionano strategicamente per rispondere alla crescente domanda di automazione e intelligenza artificiale nelle missioni spaziali. Espansione e prospettive future AIKO conta oggi 40 dipendenti e prevede di espandere il team fino a 70 unità nei prossimi due anni. La sede principale è a Torino, con un ufficio strategico a Tolosa, centro nevralgico dell’industria aerospaziale europea. Nei prossimi anni, l’obiettivo dell’azienda è consolidare la propria presenza in Francia e accelerare l’ingresso nel mercato statunitense, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento globale per l’IA applicata allo spazio.

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