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Dai giochi manageriali all’Intelligenza Artificiale: l’evoluzione della strategia nello sport

Dai giochi manageriali all’Intelligenza Artificiale: l’evoluzione della strategia nello sport
 
Poche settimane fa l’ex tecnico della Roma, Daniele De Rossi, ha scherzato sui primi passi fatti come allenatore. Non solo lui, ma molti altri professionisti dello sport, hanno infatti raccontano di aver iniziato la loro carriera grazie a giochi manageriali come Championship Manager o Football Manager (noto anche col nome di Scudetto, come lo stesso De Rossi ricorda).

Giochi manageriali come addestramento per il campo

Niente scarpini dunque, niente fischietti, niente pettorine. Ma solo un computer.
Internet non era ancora nelle case di tutti e l’AI era ben lontana dell’essere anche solo immaginata, almeno nell’accezione di oggi. Ma qualche logica che c’è dietro l’intelligenza artificiale forse era già presente. Questi giochi, infatti, seppur basati su algoritmi rudimentali, offrivano simulazioni complesse per strategia, selezione giocatori e dinamiche di squadra.
Oggi, l’intelligenza artificiale ha portato questi concetti a un nuovo livello. Le attuali tecnologie di AI, utilizzate da team sportivi reali, analizzano una quantità incredibile di dati, fornendo informazioni dettagliate sulle prestazioni degli atleti e sulle tattiche di gioco. Mentre i giochi manageriali si basavano su scenari predeterminati, l’AI utilizza machine learning per adattarsi dinamicamente a nuove situazioni e per elaborare previsioni più accurate.

Qualche numero

Football Manager è diventato un fenomeno commerciale in un settore di nicchia come quello dei gestionali sportivi. Una serie longeva che ancora oggi conta su un seguito di appassionati che ogni anno acquista il nuovo prodotto.

35 milioni di copie vendute: Questa cifra è il totale delle vendite complessive, considerando tutte le versioni e i titoli rilasciati, comprese le edizioni su diverse piattaforme (PC, Mac, console e dispositivi mobili).

Football Manager è spesso elogiato per il suo database dettagliato che copre migliaia di club e giocatori reali. Questo permette un approccio molto immersivo e vicino all’esperienza reale. Infatti avere un database ampio consente di esplorare differenti nazioni e contesti, proprio come se fossimo alla guida di un club reale.

L’AI cambia tutto

In passato, i manager potevano simulare decine di stagioni e “allenarsi” virtualmente alla gestione di una squadra; oggi, l’AI lavora al fianco di allenatori reali per studiare l’andamento di partite, analizzare il comportamento degli avversari e prevenire errori tattici.
In entrambi i casi, l’elemento chiave rimane la capacità di prendere decisioni basate sui dati. I giochi manageriali hanno preparato un’intera generazione di allenatori a pensare strategicamente, mentre l’AI sta ridefinendo il concetto stesso di gestione sportiva, rendendo più scientifico e preciso l’approccio ai campi da gioco.

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