L’Unione Europea (UE) ha delineato ambiziosi piani per l’adozione dell’idrogeno verde come pilastro della transizione ecologica, puntando a produrre internamente 10 milioni di tonnellate entro il 2030 e a coprire circa il 10% del fabbisogno energetico comunitario entro il 2050. Tuttavia, la crescente dipendenza dalla Cina per la fornitura di elettrolizzatori, fondamentali per la produzione di idrogeno verde, solleva preoccupazioni significative.
La dominanza cinese nel mercato degli elettrolizzatori
Attualmente, la Cina detiene circa il 60% della capacità manifatturiera globale di elettrolizzatori, una quota destinata ad aumentare. Questo dominio è sostenuto da sussidi statali che permettono ai produttori cinesi di offrire elettrolizzatori a prezzi inferiori rispetto ai concorrenti europei, creando una concorrenza sleale e mettendo a rischio l’industria europea del settore.
Le preoccupazioni dell’industria europea
In risposta a questa situazione, venti aziende europee del settore hanno inviato una lettera alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, esprimendo timori riguardo alla possibile perdita di competitività e alla dipendenza tecnologica dalla Cina. La lettera sottolinea che una volta persa una tecnologia o la sua filiera, è difficile recuperarla, e richiama l’attenzione su precedenti settori, come il fotovoltaico, dove l’Europa ha già perso terreno a favore della Cina.
Misure protettive dell’UE
Per affrontare queste preoccupazioni, l’UE ha introdotto misure per limitare l’uso di componentistica cinese nei progetti finanziati. Nella seconda asta dell’European Hydrogen Bank, è stato stabilito che gli elettrolizzatori di origine cinese non possono superare il 25% della capacità produttiva degli impianti sovvenzionati.
Questa decisione mira a proteggere l’industria europea e a garantire una maggiore autonomia tecnologica.
Sfide future e considerazioni
Nonostante queste misure, l’Europa si trova ad affrontare una sfida complessa. La protezione del mercato interno potrebbe non essere sufficiente se non accompagnata da investimenti significativi nella capacità produttiva e nell’innovazione tecnologica. La concorrenza cinese, sostenuta da politiche governative aggressive e da una produzione su larga scala, rappresenta una minaccia concreta per l’industria europea degli elettrolizzatori.