L’Italia, come tutti gli altri Paesi sviluppati, si trova nel bel mezzo di un periodo di cambiamento. Da una parte l’AI rischia di essere il più grande cambiamento degli ultimi trent’anni, dall’altro esiste il discorso cambiamento climatico che non può essere ignorato, soprattutto in un Paese ad alto rischio di dissesto idrogeologico e siccità.
La strada non è per niente chiara e prima di tracciarla con sicurezza occorre osservare alla realtà italiana corrente. Gli investimenti devono essere focalizzati in settori importanti per il Paese e le scelte che si fanno oggi influenzeranno la crescita per i prossimi decenni.
I settori più importanti in Italia
Il settore secondario produce circa un quarto del PIL italiano e all’interno ci sono aziende molto importanti per quanto riguarda produzioni industriali.
Settori come quello dell’industria della fabbricazione di macchinari, meccanica di precisione o prodotti per l’industria alimentare sono stati essenziali per la tenuta del Paese. Negli ultimi anni anche l’industria aeronautica ha visto una crescita importante. L’Italia è protagonista anche nei progetti europei dedicati alla corsa allo spazio.

Come tutte le economie sviluppate il terziario rappresenta la parte più grande del PIL italiano e si tratta quindi di un punto nevralgico per lo sviluppo economico italiano.
Il futuro
Ecco quindi quali potrebbero essere tre strade da seguire nei prossimi anni:
- energia e sostenibilità: produrre energia pulita significa ridurre le emissioni e la dipendenza da combustibili fossili che non produciamo. Un passaggio obbligato per un Paese che vuole salvaguardare il proprio territorio e che rischia di essere molto esposto ai cambiamenti climatici. Questo settore, che comprende la smart grid, le energie rinnovabili e la gestione intelligente dei consumi, è cruciale per il futuro;
- data center e infrastrutture cloud: con l’espansione delle tecnologie cloud e l’incremento dei dati digitali, i data center sono diventati una risorsa strategica. L’Italia sta investendo pesantemente in questa direzione, garantendo una gestione più efficiente dei dati, con particolare attenzione alla sicurezza informatica e alla sovranità digitale;
- digital twin e intelligenza artificiale: l’integrazione dell’AI con tecnologie come il digital twin consente alle aziende di simulare e ottimizzare i processi produttivi in tempo reale. Si tratta di una rivoluzione non da poco perché permette approcci alla produzione mai visti prima, potenzialmente molto efficienti.
Questi settori rappresentano una sintesi tra innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, due dei principali driver della crescita futura. Investire in queste aree non significa solo generare profitti, ma contribuire a costruire un’Italia più competitiva e resiliente.