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Imprese italiane e sostenibilità: la situazione in report

Le imprese italiane stanno accelerando la loro transizione verso modelli più sostenibili, ma il percorso è ancora in evoluzione. Secondo i dati della Banca Europea degli Investimenti (BEI), la maggior parte delle aziende ha adottato misure per ridurre le emissioni di gas serra, ma gli investimenti complessivi nella sostenibilità rimangono inferiori rispetto alla media europea.

Un impegno in crescita, ma ancora insufficiente

L’82% delle imprese italiane ha implementato strategie per diminuire l’impatto ambientale, un dato significativo ma comunque inferiore al 91% della media UE. Mentre la generazione di energia rinnovabile è in linea con gli altri paesi europei (44% contro il 43%), l’efficienza energetica resta un punto debole: solo il 46% delle aziende italiane ha investito in questo settore, a fronte del 65% delle imprese europee.

D’altro canto, le imprese italiane si distinguono per una maggiore attenzione alla gestione degli eventi climatici estremi. Più della metà ha adottato misure preventive (56% rispetto al 48% UE) e il 46% ha stipulato assicurazioni contro i danni legati al clima, un dato più che doppio rispetto alla media europea (21%).

Tecnologie e digitalizzazione: leve strategiche per la sostenibilità

La trasformazione digitale è un altro pilastro della competitività aziendale. Il 71% delle imprese italiane utilizza tecnologie digitali, una percentuale vicina alla media europea del 74%. Tuttavia, l’adozione di Intelligenza Artificiale e Big Data resta limitata (25% contro il 34% della UE), nonostante queste tecnologie siano considerate essenziali per ottimizzare i processi e ridurre l’impatto ambientale.

Al contrario, le imprese italiane superano la media UE in ambiti come Internet of Things, piattaforme digitali e droni, strumenti fondamentali per una gestione più efficiente delle risorse e per il monitoraggio ambientale.

Fonti di finanziamento e ostacoli agli investimenti

Uno degli aspetti critici per la transizione sostenibile riguarda il finanziamento degli investimenti. Le imprese italiane tendono a utilizzare prevalentemente risorse interne, mentre il ricorso a finanziamenti esterni è stabile e superiore alla media europea (52% contro 42%). Il credito bancario rimane la principale fonte di finanziamento, con un’adozione maggiore tra le grandi aziende (88%) rispetto alle PMI (84%).

Gli ostacoli principali agli investimenti sostenibili sono rappresentati dall’incertezza economica e dai costi dell’energia. Sebbene l’Italia sia tra i paesi con i prezzi energetici più elevati, la percentuale di aziende che identifica questo fattore come un freno agli investimenti è inferiore rispetto alla media europea (41% contro 46%).

Il futuro della sostenibilità nelle imprese italiane

Il percorso delle imprese italiane verso la sostenibilità è segnato da progressi tangibili ma anche da sfide ancora aperte. La doppia transizione, ecologica e digitale, rappresenta non solo una necessità per contrastare il cambiamento climatico, ma anche un’opportunità strategica per rafforzare la competitività del Paese. Per colmare il divario con la media europea, sarà fondamentale potenziare gli investimenti in innovazione, incentivare l’efficienza energetica e promuovere un maggiore accesso ai finanziamenti per sostenere la crescita sostenibile delle imprese italiane.

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