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Italia approva legge delega per il nucleare di nuova generazione

Il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, un disegno di legge delega che disciplina lo sviluppo dell’energia nucleare sostenibile nel paese. Questo provvedimento rappresenta un significativo passo avanti verso l’adozione del nucleare di nuova generazione in Italia.

La legge delega conferisce al Governo il potere di emanare decreti legislativi entro 12 mesi dall’entrata in vigore, stabilendo i principi e i criteri direttivi da seguire per regolamentare organicamente l’intero ciclo di vita dell’energia nucleare di ultima generazione.

Obiettivi e ambito del provvedimento

Il provvedimento mira a integrare questa innovativa fonte energetica – descritta come “green”, programmabile e continua – nel mix energetico nazionale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica delineati nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

“Con il nucleare di nuova generazione, insieme alle fonti rinnovabili, possiamo centrare i nostri target ambientali e garantire la sicurezza energetica del Paese”, ha dichiarato il ministro Pichetto, sottolineando come questa nuova strategia si discosti dalle precedenti esperienze italiane nel settore, adottando tecnologie innovative sia per la fissione sia per la fusione.

Elementi chiave della legge delega

Il Programma nazionale che verrà redatto disciplinerà:

  • Sperimentazione, localizzazione, costruzione ed esercizio dei nuovi moduli nucleari
  • Fabbricazione e riprocessamento del combustibile secondo una logica di economia circolare
  • Disattivazione e smantellamento degli impianti esistenti
  • Gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito
  • Ricerca e sviluppo per l’impiego dell’energia da fusione
  • Riorganizzazione delle competenze istituzionali, con la possibile creazione di un’Autorità indipendente per sicurezza, vigilanza e controllo

Secondo le previsioni, i primi reattori avanzati potrebbero entrare in funzione intorno al 2030.

Formazione e benefici territoriali

Il piano prevede inoltre iniziative per la formazione di tecnici specializzati e nuove figure professionali nel settore, oltre a misure a favore dei territori che ospiteranno le nuove infrastrutture energetiche.

“Così l’Italia è pronta ad affrontare le sfide del futuro”, ha concluso il ministro Pichetto, evidenziando come il nuovo nucleare dovrà assicurare energia sufficiente a prezzi accessibili, contenendo i costi energetici e rafforzando la competitività del sistema nazionale.

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