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Parliamo di facilitazione con Andrea Romoli

Chi è Andrea Romoli?

Da due anni e mezzo sono facilitatore LEGO® SERIOUS PLAY®, in precedenza ho ottenuto due certificazioni: Design Thinking e Design Sprint. 

Negli anni precedenti ho avuto esperienze tecniche di vario tipo come sistemista e ruoli affini. Ho organizzato il Mashable Social Media Day, partito da una partecipazione di nicchia si è trasformato in un evento con più di cento speaker.

Poi ho conosciuto Fabrizio Faraco con il quale organizzavamo eventi. Lui era già facilitatore LEGO® SERIOUS PLAY® e mi ha trasmesso la sua passione per la materia. Da lì le cose si sono evolute e lo sono diventato anche io.

Che ruolo ha un facilitatore?

Si tratta di un professionista neutrale rispetto al team che partecipa al workshop e cerca di favorire un clima che porti a delle soluzioni ai problemi aziendali. Si tratta di un ruolo non sempre semplice.

A che tipo di settori si può applicare?

La metodologia è senza contenuto, quindi è possibile applicarla a tutti i settori senza limitazioni. Anche nel manifatturiero può essere applicato e questo rende il metodo estremamente versatile. Il kit varia a seconda della situazione e della durata del workshop. 

Quanto è stata utile la tua esperienza pregressa?

Gestire team, organizzare eventi è utile ma ciò che mi ha dato più strumenti è proprio il training per arrivare a diventare facilitatore LEGO® SERIOUS PLAY®. Senza adeguata formazione sarebbe impossibile svolgere il proprio lavoro con profitto.

Come si organizza un workshop di successo?

Serve una location adeguata alle dimensioni dell’evento ma anche il numero giusto di partecipanti. Per questo bisogna essere disposti a pubblicizzare adeguatamente l’evento. In questo senso la mia presenza social aiuta moltissimo a creare il giusto seguito.

Strutturare il workshop correttamente rispetto agli argomenti, alla durata e alle pause per permettere di assimilare tutto agli utenti. 

Quali sono stati gli eventi che ti sono rimasti più eventi?

Il workshop per diventare Facilitatore è stata un’esperienza incredibile perché ti mette alla prova in molti modi e ti permette di conoscere te stesso in modi che non pensavi. 

C’è stato un progetto particolare nel quale sei stato coinvolto?

Una startup che ha ottenuto un grande finanziamento che aveva un grande problema di comunicazione tra le sedi aziendali nei diversi Paesi. Abbiamo quindi organizzato un workshop per elaborare una strategia di comunicazione interna. Durante l’evento hanno quindi individuato molti problemi che non sapevano di avere.

Si può applicare successivamente quanto imparato?

Quando hai imparato i principi guida durante l’evento li puoi seguire sempre. Se hai bisogno di avere un facilitatore in azienda puoi far intraprendere questo percorso ad un collaboratore. Ma si tratta di un percorso lungo e difficile. 

Cosa impari dalle aziende nel corso del tuo lavoro?

Ogni occasione permette di affinare le mie competenze per svolgere il ruolo al meglio. Ogni azienda ha il suo modo di affrontare i problemi e le sue procedure. Per questo è necessario comprendere al meglio il contesto nel quale si applica il processo.

Gli altri metodi che conosci in che contesti si applicano?

Design Sprint e Design Thinking si applicano bene nell’ambito startup ma possono anche essere applicati in contesti differenti. L’importante è che si bilanci correttamente la parte pratica da quella teorica o si corre il rischio di non assimilare correttamente i concetti. 

L’IA che ruolo potrà avere nel tuo campo?

Probabilmente in parte verrà toccato dall’arrivo di una tecnologia così importante. Nel breve periodo non credo però che vedremo novità eclatanti. Sicuramente potrà aiutarci intervenendo sulla costruzione del workshop. 

L’ambiente startup italiano in che situazione è?

Senz’altro si tratta di un ambiente vivace ma non è facile riuscire ad emergere in un contesto come quello italiano. Stanno nascendo iniziative anche delle istituzioni per facilitare l’accesso al credito, soprattutto a Milano. Staremo a vedere nei prossimi anni in che direzione andrà.

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